Inquinamento
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Ricordo che andavamo dopo la fornace, tra la stazione e
il fiume, a raccogliere il ferro per poi rivenderlo. Ricordo dei mucchi di
terra, forse dei camion che li trasportavano, ricordo che poi andavamo a rivendere
il “nostro raccolto” all’Elettrochimica da Pulcina (o Polcina?) che insieme a
Bianchina (?) vendeva il latte e lì ad
accoglierci c’era il vecchio cane Leo (?). Sono purtroppo ricordi un po’
sbiaditi, lontani nel tempo, ma anche come se fossero accaduti ieri. Poi la stagione del ferro finì, cambiarono le cose, la
fornace e le costruzioni ad essa vicine furono demolite, e i camion
continuavano a passare senza che noi
ci accorgessimo di nulla. |
Bussi Officine in una cartolina all’inizio degli anni 60
Bussi Officine nel 1977 |
Dal
“Corriere della Sera”
del
13 marzo 2007:
Scoperta dalla Guardia Forestale
la più grande discarica abusiva in Italia
Rifiuti
tossici: 240mila tonnellate in Abruzzo
Circa 185 mila metri cubi di materiale inquinante
sepolto a pochi metri dal fiume Pescara. Il Wwf: «Siamo attoniti»
PESCARA - Circa 185 mila metri cubi di sostanze tossiche e pericolose. La più grande discarica abusiva italiana, in un'area di quattro ettari nei pressi del polo chimico di Bussi (Pescara), è stata scoperta dal Corpo Forestale di Pescara. Ora è sotto sequestro: fra le sostanze individuate nel corso delle analisi di laboratorio ci sono cloroformio, tetracloruro di carbonio, esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni e metalli pesanti.
240MILA
TONNELLATE DA RIMUOVERE L'area è ubicata fra la stazione ferroviaria ed il fiume
Pescara: le sostanze tossiche, frammiste a terreni già inquinati, erano ad una
profondità media di circa cinque-sei metri. In totale
MIGLIAIA DI
ANNI PER
IL WWF: «SIAMO
ATTONITI» - «Siamo
attoniti - ha detto Dante Caserta, Presidente del Wwf Abruzzo - di fronte alle
foto raccapriccianti raccolte durante i sopralluoghi: lastre di metri di
spessore ed estese per decine di mq di cristalli di sostanze tossiche;
materiali di ogni colore immaginabile; tecnici che si sono sentiti male
nonostante maschere e tute di protezione. Questa vicenda getta una luce
sinistra sulla storia del vicino insediamento chimico di Bussi che per troppo
tempo, evidentemente, ha ricevuto solo un benevolo trattamento da parte di chi
appoggiava ciecamente il cosiddetto “sviluppismo industrialista”. Ora però non
si sa dove trovare i 58 milioni di euro necessari per la bonifica. Per decenni
nessuno ha visto nonostante il sito si trovi a fianco di una stazione
ferroviaria e di un’autostrada».
13 marzo 2007

L'area dove è stata individuata la discarica di rifiuti tossici (Wwf)

L'area segnata dal pennarello è quella sotto la quale sono stati sepolti i rifiuti tossici (Wwf)

(Wwf)

(Wwf)
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PrimaDaNoi.it: 22 marzo 2007 |
Discarica Bussi: «Ministero pienamente
coinvolto per il risanamento» |
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PrimaDaNoi.it: 30 marzo 2007 |
Discarica di Bussi, una rete dei Comuni per costituirsi
parte civile |
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TGR Abruzzo: 4 aprile 2007 |
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